noviembre 23, 2024

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L’Italia si prepara a stringere le regole Covid per non vaccinarla con un «corridoio super verde» |  Italia

L’Italia si prepara a stringere le regole Covid per non vaccinarla con un «corridoio super verde» | Italia

L’Italia si sta muovendo verso il divieto alle persone non vaccinate dalle attività sociali e sportive popolari mentre le restrizioni sul coronavirus si inaspriscono a causa dell’aumento delle infezioni e dei ricoveri.

Il «corridoio super verde» dovrebbe entrare in vigore nella prossima settimana e richiederà alle persone di dimostrare di essere state vaccinate o guarite dal Covid-19, per poter accedere a cinema, teatri, palestre, discoteche, impianti di risalita e parchi giochi , oltre ad essere servito all’interno di bar e ristoranti.

In base alle attuali regole del «green pass», è consentito l’accesso a queste attività a coloro che forniscono la prova di un test negativo effettuato nelle ultime 48 ore.

Il primo ministro, Mario Draghi, è stato messo sotto pressione dai governatori regionali per imporre un mandato sanitario più severo contro i non vaccinati. Secondo quanto riportato dai quotidiani italiani, mercoledì pomeriggio incontrerà i ministri del governo per l’approvazione definitiva del decreto. Si dice che Draghi stia anche valutando di rendere obbligatorio il vaccino contro il Covid-19 per le forze di polizia e gli insegnanti.

Grafico

Non è chiaro se la nuova tessera sarà necessaria in tutta Italia o solo nelle zone dove i contagi sono alti e dove gli ospedali sono sovraccarichi.

L’Italia ha introdotto il suo «pass verde», richiesto anche per viaggiare sui treni a lunga percorrenza e sui voli nazionali, ad agosto prima di renderlo obbligatorio per i luoghi di lavoro a ottobre. In base alla nuova misura, le persone non vaccinate potranno comunque viaggiare e raggiungere i propri luoghi di lavoro con la prova che risultano negative ai test.

I mandati sul posto di lavoro hanno intensificato le proteste in tutto il Paese, in particolare nella città settentrionale di Trieste, dove nelle ultime settimane si è registrato un forte aumento di contagi e ricoveri. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, la regione intorno a Trieste, ha guidato la richiesta di regole più severe. All’inizio di questo mese, Fedriga, un politico della Lega di estrema destra, ha descritto le proteste anti-vaccinazione e i pass verdi come «follia». Domenica ha detto che il «corridoio super verde» non è «discriminatorio» e che l’unica alternativa sarebbe un’altra chiusura.

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Umberto Lucangelo, capo del reparto di terapia intensiva di un ospedale di Trieste, ha dichiarato di recente che il 90% dei pazienti Covid-19 non era stato vaccinato e che molti di loro avevano preso parte alle proteste.

Le regole più severe sono state sostenute dai capi regionali di tutto lo spettro politico. Stefano Bonaccini, capogruppo del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, ha dichiarato all’ANSA: “Penso che le persone che sono state vaccinate dovrebbero avere un percorso preferenziale in quei luoghi della vita sociale e culturale, in particolare, per evitare che dover chiudere». Giovanni Totti, presidente di Forza Italia per la regione Liguria, ha affermato che eventuali ulteriori restrizioni dovrebbero applicarsi a «persone che non hanno ricevuto il vaccino, non persone che lo hanno fatto bene».

A partire da mercoledì mattina, poco più dell’84% della popolazione italiana di età superiore ai 12 anni era stata vaccinata. L’Italia ha registrato martedì 10.047 nuovi contagi e 83 decessi, portando il numero totale dei decessi a 133.330, il numero più alto in Europa dopo il Regno Unito. Martedì il numero di ricoveri nelle unità di terapia intensiva in tutto il paese è aumentato di sei a 560, mentre il numero di ricoveri negli ospedali pubblici è aumentato di 90 a 4.597.