diciembre 22, 2024

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Più della metà dell’Italia è ora nella «zona bianca» del COVID-19

Una maschera sanitaria è in un contenitore per sassofono durante le prove della Giuseppe Verdi Jazz Band al Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano, Italia.

Una maschera sanitaria è in un contenitore per sassofono durante le prove della Giuseppe Verdi Jazz Band al Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano, Italia & nbsp | & nbsp Credito fotografico: & nbspAP

Roma: Più della metà dell’Italia, ovvero circa 40 milioni dei 60 milioni di abitanti del Paese, sono ora nella «zona bianca» del Covit-19, il che significa che la maggior parte di queste regioni è stata deregolamentata a seguito delle nuove ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza.

Il resto dei regolamenti Govt-19 sono solo per l’esclusione sociale e indossano una maschera dentro e fuori, ha riferito l’agenzia di stampa Xinhua.

Il decreto, emesso il 12 giugno, stabilisce che Emilia-Romagna, Lazio (capoluogo Roma), Lombardia (capoluogo Milano), Piemonte, Buglia e la Regione Autonoma di Trento sono ora nelle regioni Abruzzo, Friuli-Venezia , Giulia, Bianco , Umbria e Veneto, capoluogo del Venito.

Secondo l’ultimo rapporto di monitoraggio settimanale del governo 19 pubblicato l’11 giugno e i dati del National Institutes of Health (ISS), «l’incidenza del virus continua a diminuire» da 36 casi ogni 100.000 abitanti il ​​24-30 maggio dal 31 maggio al 6 giugno. Casi.

L’ordinanza afferma che «nessuna regione o provincia autonoma deve superare il limite critico in termini di terapia intensiva o strutture letto ospedaliere».

Le restanti sette parti d’Italia sono nella zona gialla o a basso rischio, con alcune restrizioni ancora in vigore, tra cui un ordine di coprifuoco per coloro che non sono stati iniettati tra mezzanotte e le 5 del mattino.

I dati diffusi lunedì dal Ministero della Salute mostrano un totale di 907 nuove infezioni e 36 decessi in tutto il Paese.

La cassetta complessiva e il bilancio delle vittime sono attualmente rispettivamente di 4.245.779 e 127.038.

Nel tentativo di controllare la seconda ondata dell’epidemia, l’Italia ha utilizzato la codifica a colori per la situazione Covid-19 in varie regioni del paese dalla fine dello scorso anno – con rischio quasi zero bianco, giallo a basso rischio, arancione a rischio medio e rosso ad alto rischio – con controlli variabili sul livello di trasmissione del virus.

Il nuovo ordine non specifica quando entreranno in vigore le ultime regole.