diciembre 23, 2024

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La povertà estrema dilaga in Italia a seguito della tragedia del COVID

ROMA, 16 giugno (Reuters) – Il numero di italiani che vivono in assoluta povertà salirà al suo livello più alto in almeno 15 anni entro il 2020, poiché la crisi del virus corona porta dolore economico a gran parte del Paese.

L’anno scorso, circa 5,6 milioni di persone, pari al 9,4% della popolazione, vivevano in assoluta povertà, definita come coloro che non potevano permettersi i beni e i servizi necessari per raggiungere «il tenore di vita minimo accettabile», secondo l’Ufficio nazionale di statistica ISTAT.

Questa è la lettura peggiore da quando sono iniziati i record comparabili nel 2005, rispetto a 4,6 milioni di persone nel 2019 o al 7,7% della popolazione.

In termini di famiglie, lo scorso anno più di due milioni di famiglie sono precipitate nella povertà assoluta, il 7,7% del totale, rispetto al 6,4% del 2019. Nel sud più povero, il 9,4% delle famiglie viveva in condizioni di estrema povertà, mentre al nord la percentuale era del 7,6%.

L’economia italiana si è ridotta dell’8,9% nel 2020, con l’obiettivo di ridurre la diffusione della recessione del dopoguerra e le imprese che colpiscono il virus corona.

Il numero di persone che vivono in povertà assoluta è di 1,3 milioni di minori, il 13,5% dei minori di 18 anni in Italia, rispetto all’11,4% del 2019.

La fascia più colpita sono gli stranieri, il 29,3% degli immigrati registrati – circa 1,5 milioni di persone – che vivono in condizioni di estrema povertà contro il 7,5% di quelli di nazionalità italiana.

Tuttavia, il numero di italiani che vivono in «povertà relativa» – il reddito da spesa è meno della metà della media nazionale – era il 13,5% della popolazione lo scorso anno, in aumento rispetto al precedente 14,7%.

L’Istat ha affermato che il calo è dovuto a un forte calo dei costi delle abitazioni su tutta la linea.

Rapporto di Christian Palmer Editing Mark Heinrich

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