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Gli immigrati afghani combattono i talebani



ANI |
Aggiornato:
21 agosto 2021 20:44 C’è

Roma [Italy]21 agosto (ANI): in piazza della Repubblica, nel centro di Roma, si svolgono le proteste contro i talebani.
All’evento hanno partecipato circa 100 persone, tra cui stranieri afgani delle comunità di Boston, uzbeke e tagike.
Molti italiani e giornalisti hanno partecipato all’evento, esprimendo solidarietà ai cittadini afghani.
Molti afgani sono venuti con le loro famiglie con in mano striscioni anti-talebani e anti-pakistani. Durante l’evento di quattro ore, i membri della comunità hanno visto slogan e discorsi che esortavano le nazioni di tutto il mondo a non abbandonare gli afgani.
Intervenendo nell’occasione, Nadir, professore di Afghanistan in diverse università italiane, ha descritto l’illegalità emiratina dichiarata dai talebani.

I talebani hanno usurpato il potere con il tradimento e ingannato tutti fingendo fino all’ultimo di essere pronti a negoziare la formazione di un governo ad interim per guidare il Paese a nuove elezioni.


«Pertanto, non c’è dubbio che gli attuali talebani siano diversi dai loro precedenti regimi. Certo che non lo sono. Non considerano la Costituzione e le sue regole.

Ha detto che spetta al mondo monitorare i talebani e chiedere chiarimenti. «Tra i detenuti rilasciati dai talebani dal carcere, quanti pakistani, arabi e molti altri sono tenuti prigionieri sotto il terrorismo? E quanti giovani vengono reclutati con la forza in Afghanistan, che non condividono ideologia e pratiche?»
Le democrazie sono sempre pronte a criticare le violazioni dei diritti umani in qualsiasi altro Paese, e c’è la consapevolezza di riconoscere questo regime illegale e incostituzionale instaurato in Afghanistan come espressione di volontà contraria ai principi del diritto internazionale e della costituzione? La sua gente? chiese il professore.
Dopo aver lasciato l’Afghanistan prima della data stabilita, quando il Paese correva il rischio di ricordare migliaia di soldati per sopravvivere, con quale volto potevano tornare gli occidentali e vedere gli occhi di milioni di donne, bambini, anziani, uomini a cui hanno rinunciato? «
«Non capisci che sto combattendo per la tua libertà combattendo i talebani», ha detto Ahmed Shah Masoodward.
Ha sottolineato che le potenze mondiali hanno l’obbligo morale e legale di garantire non solo la propria sicurezza ma quella di tutti, compreso l’Afghanistan. «Il rapporto con i talebani non dovrebbe essere riconosciuto e normalizzato dal mondo», ha detto.
«L’Afghanistan dalla mentalità indipendente non vuole vivere sotto il dominio dei talebani. I talebani non sono la scelta del popolo; è imposto loro e il mondo è complice della loro situazione impotente», ha aggiunto il professore. (ANI)

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