Dopo la vittoria dello scudetto l’anno passato, giunta dopo 11 anni di digiuno, i tifosi dell’Inter avevano sperato che quel trionfo potesse rappresentare l’inizio di un ciclo destinato a durare nel tempo. Nel corso di poco più di due mesi, tuttavia, i nerazzurri hanno visto andare via tre pilastri come Antonio Conte, Hakimi e Lukaku e la sensazione è che il nuovo allenatore Simone Inzaghi dovrà essere bravo a ricostruire subito una mentalità vincente senza alcuni uomini chiave.
Quanto peserà la partenza di Antonio Conte?
Antonio Conte è un allenatore che polarizza le opinioni: o lo si ama, o lo si odia. Generalmente lo amano i propri giocatori e i tifosi della squadra che allena, tutti gli altri lo odiano, sportivamente parlando. Conte è da sempre capace di tirare fuori il meglio dal capitale umano a propria disposizione, sia dal punto di vista meramente tecnico, sia dal punto di vista emotivo ed è anche grazie a lui se secondo le quote delle scommesse sul calcio l’Inter oggi è ancora tra le favorite per la vittoria dello scudetto. Il tecnico salentino ha l’innata capacità di entrare sotto la pelle dei suoi giocatori, di convincerli che potranno vincere solo dando il 110% e fidandosi ciecamente delle indicazioni del proprio allenatore. C’è riuscito al Bari quando riuscì a conquistare una storica promozione, c’è riuscito alla Juventus vincendo tre scudetti consecutivi e dando di fatto il via al ciclo bianconero che è durato fino all’anno scorso, c’è riuscito al Chelsea dove ha vinto una Premier e c’è riuscito l’anno scorso a Milano, riportando ad Appiano Gentile uno scudetto che mancava da più di un decennio. Inevitabilmente la sua partenza, e i contestuali addii di Lukaku e Hakimi, peseranno come un macigno principalmente sulla mentalità del club nerazzurro che però si è affidato a Simone Inzaghi che ha già ampiamente dimostrato di poter allenare a questi livelli.
Inzaghi riparte da zero, o quasi
Negare che le partenze di Hakimi e Lukaku non cambieranno gli equilibri all’interno dello spogliatoio sarebbe deleterio, oltre che inutile. I nuovi arrivati Dumfries e Džeko sono giocatori di buon livello ma che non spostano gli equilibri come i loro predecessori. Ed è proprio per questo che Simone Inzaghi dovrà lavorare duramente in queste settimane per far sì che la sua squadra possa riuscire a trovare l’equilibrio e la continuità di risultato sin dalle prime uscite stagionali al fine di evitare che le dirette rivali possano già allungare in classifica. La lotta scudetto è aperta ad almeno sette squadre: tutte squadre forti, che hanno i propri punti di forza e di debolezza e la differenza verrà fatta da quelle compagini che dimostreranno di credere maggiormente nei propri mezzi.
Manca ormai poco all’inizio della nuova stagione di calcio italiano e l’entusiasmo dei tifosi è alle stelle. Quello dei tifosi nerazzurri un po’ meno, ma la sensazione è che nonostante le partenze eccellenti la squadra allenata da Simone Inzaghi potrà egualmente togliersi delle belle soddisfazioni e lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata.
«Practicante de la comida. Fanático de los zombis. Estudioso de la música. Devoto ninja del café. Amante de la televisión. Amable fanático del alcohol. Experto en Internet».
More Stories
Las fuentes dicen que Italia se está preparando para una venta en el mercado de las participaciones de Monte dei Basque como plan a largo plazo.
Los hoteles y museos de Roma se unen para mostrar el patrimonio cultural de Italia
Los datos del PIB italiano decepcionan, la elasticidad comienza a desvanecerse | Fotografías