Roma, 10 giugno
La Cassazione italiana ha annunciato oggi l’intero gettito del referendum sulla monarchia con una semplice ma storica cerimonia nel palazzo del Parlamento. Così, con qualche esitazione, si formò la Repubblica Italiana.
C’era una coda fuori dal Parlamento dalla mattina presto per alcuni dei posti a disposizione del pubblico durante la cerimonia di questa sera.
Il capo dell’Alta Corte, insieme ai capi delle sei divisioni, tutti vestiti di nero, stava a un’estremità della sala, con il governo italiano, mentre annunciava le cifre quasi complete del voto presidenziale. Sono:
, 12.672.767 per repubblica
A una monarchia. 10,688.305
La corte aveva dichiarato che alcune obiezioni dovevano ancora essere ascoltate e che alcuni risultati mancavano, quindi si poneva la questione se la Repubblica fosse stata dichiarata ufficialmente. Il presidente del Consiglio Signer de Casperi pensava di sì: ha detto che non aveva bisogno di essere annunciato da un balcone. «Se il tribunale si sente autorizzato a comunicare alla Repubblica le cifre che mostrano la maggioranza, significa che il tribunale è convinto che ulteriori modifiche non possano alterare i risultati».
Il signor de Casperi ha aggiunto che se Umberto partirà stasera o domani sarà il «Re» d’Italia. Il re si è comportato così bene che non c’era motivo personale per cui avrebbe dovuto andarsene.
Il nuovo capo di stato
Così dalla notte il signor de Casperi diventa non solo presidente del Consiglio, ma anche capo del governo italiano. Si tratta di un provvedimento provvisorio fino alla prima riunione della nuova Assemblea costituente per l’elezione del primo presidente italiano. Questa settimana i partiti comunista e socialista hanno ciascuno riunioni dei loro comitati esecutivi per decidere quale forma assumerà il loro contributo al nuovo governo. Non è ancora chiaro se il signor de Caspari voglia invitare qualche altro partito o gruppo a unirsi al suo nuovo gabinetto quando sarà formato.
Dei dieci milioni di persone che hanno votato per la monarchia, ce n’è uno che non prevede ancora interruzioni dell’ultimo minuto. La monarchia principale qui è di fronte al parlamento presso la sede dell’Alveare Italia Nua, dove nel cortile un centinaio di marinai italiani si sdraiano di notte con i loro cannoni Bren, e fuori dal parlamento ci sono tre carri armati italiani in servizio giorno e notte.
Grandi folle si radunano intorno al palazzo fino a notte fonda, circola la voce che Umberto II stia tenendo un secondo referendum. Per molti repubblicani qui, la loro vittoria comincia già ad essere offuscata da possibili compromessi poco rosei per il futuro.
Tiber ricorda Tata e il signor Barry, morti 22 anni fa sulle rive del fiume. Il signor Barry ha detto a una grande folla di repubblicani: “La cerimonia dell’Alta Corte questo pomeriggio è stata come un funerale. Celebriamo qui la nostra vittoria. «
Disturbi a Napoli
Napoli, 10 giugno
Circa 10.000 monarchi sono entrati stasera nel municipio di Nantes, rompendo l’arco della polizia, sfondando finestre e issando la bandiera di Palazzo Savoia sull’edificio. La folla ha attaccato gli uffici del quotidiano repubblicano La Vos. La polizia li ha dispersi dopo aver tentato di dare fuoco alla sede comunista.
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