noviembre 19, 2024

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La leggenda italiana del merlo e degli ultimi tre

La leggenda italiana del merlo e degli ultimi tre

Il folclore italiano celebra il Giorni della Merla tra le speranze di una bella primavera.

Una delle leggende più conosciute d’Italia in inverno ruota attorno a un uccello e gli ultimi tre giorni di gennaio, una tradizione nota come i giorni della merlao i giorni del merlo.

Secondo la tradizione, se le giornate del 29, 30 e 31 gennaio sono particolarmente fredde, la prossima primavera dovrebbe essere calda e soleggiata e arrivare presto. In caso contrario, la primavera sarà tardiva e piovosa.

La leggenda narra che questi ultimi giorni di gennaio siano tradizionalmente i più freddi dell’anno (anche questo non è supportato da alcuna evidenza scientifica e questo fine settimana le temperature a Roma saranno relativamente miti).

Allora da dove ha origine questo vecchio adagio italiano?

Ci sono varie versioni del racconto antico, che coinvolgono tutte il merlo, la merlae gli ultimi giorni di gennaio.

La versione più popolare racconta la storia tanto tempo fa di un merlo bianco tormentato da un gennaio dispettoso, che all’epoca aveva 28 giorni mentre febbraio ne aveva 31.

Ogni volta che la povera merla lasciava il nido per cercare cibo, il malizioso gennaio le si avventava addosso con neve, temperature gelide e una brezza gelida.

Il gennaio successivo il merlo fece scorta di cibo e rimase nel suo nido per 28 giorni prima di emergere trionfante per cantare e stuzzicare gennaio.

Per vendetta, il mese risentito ha preso in prestito tre giorni da febbraio e ha scatenato una violenta tempesta di neve, costringendo il merlo a nascondersi ancora una volta.

L’uccello si rifugiò in un comignolo, dove rimase per tre giorni, e quando emerse il 1° febbraio le sue piume bianche erano per sempre nere di fuliggine.

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