La delocalizzazione in Italia del Copyright Order (come di seguito definito) introduce alcune interessanti integrazioni ai termini del libero utilizzo, ma non rappresenta il progresso auspicato delle sue piccole imprese e del legislatore comunitario nel campo del giornalismo.
Sfondo
Approvato dal Parlamento europeo il 26 marzo 2019 Ordinanza UE 2019/790 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019Gli Stati membri dovrebbero effettuare la transizione finale al diritto d’autore e ai diritti connessi nel mercato unico digitale (ordinanza sul diritto d’autore) entro giugno 2021. Sebbene alcuni Stati membri abbiano rispettato la scadenza, l’Italia ha solo concesso il suo trasferimento Ordinanza legale 177/2021 12 dicembre 2021 (Ordinamento Legislativo) e ha modificato quello esistente Atto n. 633/1941 Diritto d’autore e diritti connessi (legge italiana sul diritto d’autore).
Negli ultimi due anni è stata prodotta una grande letteratura sull’analisi degli ormai noti articoli 15 e 17 del Copyright Order. Tali norme disciplinano la tutela dei comunicati stampa relativi alle applicazioni online (Articolo 15 Ordine sul diritto d’autore), e utilizzare i contenuti protetti dai fornitori di servizi di condivisione dei contenuti online (Articolo 17 Ordine sul diritto d’autore), Continuamente. Quest’ultima norma richiede agli Stati membri di fornire al pubblico l’atto di comunicare o rendere disponibile al pubblico quando si concede l’accesso pubblico a fornitori di servizi di condivisione di contenuti online, opere protette dal diritto d’autore o altri contenuti protetti. Pertanto, stabiliscono sostanzialmente l’obbligo per i siti di condivisione di contenuti online di chiedere il riconoscimento dei proprietari al fine di consentire ai loro utenti di condividere i contenuti. Detto questo, non è difficile capire perché le considerazioni su un simile arrangiamento siano così dettagliate.
In questo contributo ci concentreremo principalmente sulla delocalizzazione italiana Articolo 15 Ordine sul diritto d’autore E le sue particolarità.
Scelte di trasporto italiane
In primo luogo, l’Italia è cambiata Articolo 15 Ordine sul diritto d’autore Sezione 1, commi 1-16, con ordinamento giuridico e introducendo l’articolo 43Fino a Alla legge italiana sul diritto d’autore. Tale disposizione, ad es. 1, conferisce agli editori diritti esclusivi di riproduzione e di interazione con il pubblico in generale. Applicazione in linea Pubblicazioni stampa e relative pubblicazioni da parte di fornitori di servizi sociali di informazione, comprese società di monitoraggio dei media e comunicati stampa. Ciò significa che, secondo la legge italiana, qualsiasi fornitore di servizi sociali di informazione, in particolare i media watchdog, i comunicati stampa e altro ”Collezionisti di notizie”-Livello per ottenere il riconoscimento legale dagli editori di stampa Qualsiasi cosa Utilizzo online del comunicato stampa, a meno che non rientri nell’ambito delle specifiche esenzioni dal diritto d’autore di seguito riportate.
Regola 43-Fino a, Uguale. 1, ha uno spostamento molto diretto Articolo 15 Ordine sul diritto d’autore, L’ordinanza legislativa stabilisce due peculiarità, e:
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L’espressione notevolmente controversa usata nell’ordinanza sul copyright fornisce la definizione di «succhi molto ristretti»;
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Articolo 43-Fino a Se il «succo molto corto» del contenuto della rivistaQualsiasi parte di tale pubblicazione che non ometta di consultare l’articolo di giornale nella sua interezza”. In questo senso, è importante notare che la fonte Feedback n. AS1788 (Il «Commento”), emesso prima dell’emanazione dell’ordinanza legislativa, L Commissione Italiana Anti-Fiducia («AGCM”) ha criticato la definizione di cui sopra in quanto troppo vaga e ha suggerito parametri oggettivi come il numero di caratteri utilizzati nell’articolo;
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introduce la politica degli editori di giornali che ricevono un «equo compenso» per l’utilizzo dei contenuti dei loro giornali online;
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È importante notare che la politica di compensazione equa afferma che gli editori e i fornitori di servizi dovrebbero utilizzare il contenuto e impegnarsi in trattative in merito alla sua retribuzione. Il legislatore italiano ha attribuito all’AGCOM un ruolo importante nella determinazione di tale equo compenso (cfr. sotto, punto (iii)). Una parte delle entrate, invece, deve essere approvata dall’editore per gli autori degli articoli oggetto di utilizzo online. Allo stesso tempo, gli editori che hanno trasferito o esercitato la proprietà attraverso uno scambio d’autore o un contratto di licenza hanno diritto a ricevere una quota dei compensi normalmente pagati all’autore per l’utilizzo della loro opera. Sotto qualsiasi rinuncia o limitazione del diritto trasferito;
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Dillo Commissione Italiana Regolamentazione e Comunicazione (AGCOM) Il compito di individuare i criteri da utilizzare per determinare il suddetto equo compenso.
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Ad esempio, l’AGCOM dovrebbe adottare un regolamento che includa criteri utilizzati per determinare un compenso ragionevole, come il numero di consultazioni online sull’articolo, gli anni di operatività e la rilevanza per il mercato. Editori.
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Il Legislatore emette ordinanza, fermo restando il diritto di avviare una trattativa risarcitoria entro 30 giorni e il diritto di agire innanzi all’Autorità Giudiziaria in caso di fallimento del processo negoziale tra l’editore e il prestatore di servizi sociali dell’informazione. Ciascuna parte può rivolgersi all’AGCOM per determinare un congruo compenso citando la propria proposta economica. Entro 60 giorni dalla richiesta dell’interessato, l’AGCOM, secondo i criteri stabiliti dal proprio regolamento, si attiene ad uno qualsiasi dei criteri economici sopra indicati o ad eventuali proposte da rispettare, specificando un congruo importo dell’indennizzo. Al riguardo, il legislatore italiano stabilisce un obbligo informativo a fornire tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’equo compenso, che limita l’editore. A questo proposito, l’AGCOM ha un ruolo materiale da svolgere nel monitoraggio del rispetto da parte degli editori dei suddetti obblighi di informazione.
Inoltre, l’articolo 1, commi 6 e 7 dell’ordinanza legge prevede eccezioni al diritto degli editori di giornali di riprodurre e comunicare con il pubblico. Articolo 15 Ordine sul diritto d’autore Non è riconosciuto concedendo al pubblico il diritto di riprodursi e comunicare in relazione ad usi personali, collegamenti ipertestuali e l’uso di singole parole o stralci molto ristretti di un comunicato stampa.
Si segnala, tuttavia, che secondo l’AGCM, il trasferimento italiano dell’ordinanza sul diritto d’autore contiene regole che impediscono la concorrenza e prevedono una finalità più aggressiva dell’intervento dell’autorità pubblica (es. AGCOM) nelle trattative private. In sostanza, secondo l’AGCM, alle tutele previste dall’ordinanza sul diritto d’autore non dovrebbero seguire (i) strumenti di carattere generale — in particolare aggressività — (ii) o rischiosi interventi normativi che determinino irragionevoli restrizioni all’autonomia negoziale. Delle parti. L’AGCOM ha raccomandato di rafforzare il ruolo delle associazioni di raccolta riconoscendo il ruolo di supervisione delle negoziazioni per perseguire gli interessi dei loro autori.
Inoltre, l’AGCM teme che i parametri per la definizione del giusto importo del compenso da precisare nel regolamento dell’AGCOM possano determinare una discriminazione impropria nei confronti dei nuovi entranti e dei piccoli editori.
Dopo aver riportato tutto quanto sopra, si segnala che, infine, il Legislatore sta modificando il Decreto sostituendo le eccezioni regolamentari nella normativa italiana sul diritto d’autore. Articoli 3–6 Ordine sul copyright, Entro 70 degli arttFino a – 70-Sexy Tenta di trasformare la normativa esistente in applicazioni più gratuite online, aggiungendo alcune peculiarità alle norme dell’UE ai sensi della legge italiana sul diritto d’autore. Al riguardo, il legislatore disciplina le sintesi digitali, le citazioni, le riproduzioni, le traduzioni e gli estratti delle opere conservate, e il loro rapporto con il pubblico ai soli fini dell’interpretazione e dell’insegnamento delle opere adattate. Per il raggiungimento dello scopo commerciale, a condizione di tale utilizzo:
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Si svolge sotto la responsabilità di un istituto di istruzione, nei suoi locali o altrove, o attraverso un ambiente elettronico sicuro; e
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Quando il titolo contiene una nota dell’autore, editore e traduttore.
Tuttavia, nella misura in cui sono prontamente disponibili idonee licenze che riconoscono le attività didattiche, la suddetta eccezione non si applica alle materie principalmente rivolte al mercato educativo e alla musica ritmica.
Il legislatore, infine, delega il trattamento di testi e dati a fini di ricerca scientifica, che prevede la riproduzione delle attività svolte da istituti e istituzioni di ricerca a fini di ricerca scientifica, l’elaborazione di testi e dati a fini di ricerca scientifica. I lavori disponibili su reti o banche dati hanno un accesso valido, così come la capacità di informare il pubblico sui risultati della ricerca quando esposti in nuove opere originali. Indipendentemente da quanto sopra, l’ordinanza consente il trattamento di testi e dati da parte di qualsiasi utente, e tale mining non è affidato al proprietario dell’opera o della banca dati protetta. Cerchio, Sezione 70-a L’ordinanza italiana sul diritto d’autore fornisce una definizione molto dettagliata»Istituti di ricerca«E»Istituzioni per la conservazione dei beni culturali“Consente un’accurata identificazione dei tipi coinvolti.
Conclusione
Copyright Order Italian Transfer Indica alcune considerazioni.
In primo luogo, secondo l’autore, la situazione in cui all’AGCOM viene riconosciuto un ruolo molto ampio in materia di diritto d’autore non è una grande sorpresa. L’AGCOM, infatti, già collabora con la comunità italiana delle collezionismo per svolgere attività di tracciabilità e ricerca sul copyright (Associazione Insegnanti ed Editori Italiani– Detta anche SIAE). Ad esempio, accettando la delibera No. 680/13/Svantaggi A partire dal 12 dicembre 2013, l’AGCOM fornisce supporto per la protezione del mercato dei contenuti digitali combattendo il plagio attraverso pratiche di enforcement efficaci, proporzionate e ingannevoli.
Pertanto, la scelta del legislatore nell’individuare l’autorità pubblica competente in materia ricade esclusivamente sull’AGCOM.
In secondo luogo, un tale trasferimento dell’ordinanza sul diritto d’autore non risolve i problemi che vengono comunemente evidenziati in relazione al suo testo. Sebbene ciò introduca alcune specifiche aggiuntive al testo sopra, non sempre riesce a fornire soluzioni efficienti e pratiche come si pensa.
Ad esempio, rispetto alla definizione di «Succhi molto brevi,“Da un lato il legislatore ha cercato di definire l’espressione di incertezza che ha sollevato molti dubbi, ma dall’altro si è persa un’occasione perché era facile immaginare che tale ambiguità avrebbe fatto più rumore. . Sarà quindi interessante vedere quali saranno le implicazioni pratiche.
In conclusione, un tale trasferimento aprirebbe scenari molto interessanti con criteri di compensazione ragionevoli da applicare rigorosamente e l’intervento del potere pubblico nelle trattative private, soprattutto in un’ottica competitiva e con gli stakeholder rilevanti. Questo quadro migliorato dovrebbe concentrarsi su come sarà messo in pratica nei prossimi mesi, in particolare per quanto riguarda i vari processi che variano tra gli Stati membri dell’UE.
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