diciembre 23, 2024

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L’oggetto interstellare era una nave spia aliena

I terrestri potrebbero non essere gli unici raccolta di oggetti di intelligence su altri pianeti.

L’astronomo di Harvard Avi Loeb lo ha suggerito di recente Rapporti di intelligence di fenomeni meteorologici inspiegabili (UAP) può fornire prove di astronavi inviate per spiare il nostro pianeta natale.

Esistono «nuove prove scientifiche che non siamo l’unica specie intelligente nell’universo», secondo la teoria di Loeb nel suo articolo pubblicato su Scientifico americano.

L’astronomo, noto per le sue ipotesi teoriche inverosimili, presumeva che una civiltà extraterrestre avesse impiantato sulla Terra sensori che raccolgono informazioni sulle regioni della nostra galassia adatte alla vita, Futurismo citato. dedurre che «Primo» – Il primo oggetto interstellare scoperto nel nostro sistema solare nel 2017 – era un veicolo da ricognizione inviato per decodificare i dati.

Si presume che le prove di ciò siano supportate da Recenti indagini della NASA Nelle clip di presunti UAP, il più notevole dei quali raffigura aerei della Marina che incontrano oggetti che volano a velocità e in direzioni non possibili per il volo artificiale.

Collegare un cosiddetto avvistamento «UFO» a una parte di un pianeta lontano potrebbe sembrare una teoria del complotto. Tuttavia, l’astronomo crede che Indagini sugli UFO sponsorizzate dallo Stato Non sarà reso pubblico se gli oggetti rappresentano minacce alla sicurezza come spyware inviati da Cina o Russia. In quanto tali, secondo lo studio, le osservazioni sono fenomeni naturali o veicoli spaziali extraterrestri.

Si pensava che Oumuamua, in particolare, avesse proprietà che evocano i veicoli spaziali, in particolare la grande forma piatta in grado di captare i segnali trasmessi dai sensori di ricognizione. Per non parlare del fatto che l’abbondanza implicita di entità simili a Oumuamua è irragionevolmente grande per qualcosa di presunta origine naturale, secondo il rapporto.

Tuttavia, Loeb crede che gli astronomi debbano raccogliere più dati prima di poter affermare con sicurezza che gli alieni ci stanno spiando.

L’astronomo ha scritto che questa ricerca celeste «potrebbe essere fatta dispiegando le ultime fotocamere su telescopi ad ampio campo che osservano il cielo». «Il cielo non è classificato; solo sensori di proprietà del governo».

«Cercando fenomeni insoliti nelle stesse località geografiche da cui provengono i rapporti UAP, gli scienziati possono chiarire le ambiguità in un’analisi trasparente dei dati aperti», ha aggiunto.