La polizia siciliana sta indagando se i resti umani trovati in una grotta appartata sul Monte Edna siano i resti di un giornalista scomparso 50 anni fa.
I resti trovati martedì notte sono i resti di un uomo che si ritiene sia morto negli anni ’70 e all’inizio degli anni ’90. La polizia ha detto che si credeva che l’uomo fosse alto almeno 50, 1,7 metri (5 piedi e 7 pollici) e avesse «difetti congeniti nel naso e nella bocca».
Indossava pantaloni lunghi scuri, un maglione di lana, una camicia a righe e una cravatta nera. Nella vecchia moneta italiana sono state rinvenute alcune monete, una lira, un orologio omega, un cappello di lana residuo simile a un pettine con la sua custodia e scarpe pivota taglia 41, e un impermeabile verde scuro.
La scoperta è avvenuta durante una sessione di addestramento nella zona tra l’ufficiale di guardia di finanza di Catania e il suo cane del soccorso alpino.
«La zona è molto isolata e ci andiamo di tanto in tanto per i nostri allenamenti», ha detto il tenente colonnello Massimiliano Passetto. «Grazie al cane da fiuto, i resti sono stati trovati».
Pacetto ha paragonato il mistero, soprannominato «L’uomo di Edna» dalla stampa italiana, a qualcosa che si poteva leggere nel libro del compianto commissario Montalbano autore Andrea Camilleri.
«Non ho mai sperimentato nulla di simile», ha detto. «Tutte le teorie sono valide in questo momento e nulla è escluso».
Passetto ha affermato che la grotta nel vulcano attivo più alto d’Europa è molto difficile da raggiungere e che anche se la persona entra volontariamente o con la forza, potrebbe non essere in grado di fuggire. Secondo le indagini preliminari, la persona non sarebbe morta nelle violenze.
La polizia ha ricevuto numerose chiamate dal pubblico dopo la scoperta, tra cui la figlia di Mauro de Mauro, un giornalista investigativo di 49 anni scomparso a Palermo nel settembre 1970 e il suo corpo deve ancora essere trovato. Dopo aver letto che suo padre aveva deformità alla bocca e al naso a causa di un infortunio riportato durante la seconda guerra mondiale, Franca De Mauro ha contattato la polizia.
Le indagini sulla sua scomparsa si sono svolte in vari modi, uno dei quali è stato il rapimento e l’omicidio da parte della mafia di Cosa Nostra dopo aver appreso del presunto omicidio del boss De Mauro dell’ENI Enrico Matteo.
«De Mauro è uno dei principi che cerchiamo, e ci sono altre persone scomparse per motivi legati alla criminalità», ha detto Pacetto. «Ma ripeto, a questo punto nulla è escluso».
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