(ANSA) – ROMA, 15 NOV – Un operatore umanitario italiano è rientrato in Italia lunedì dopo otto giorni di detenzione in Etiopia.
Alberto Livoni, 65 anni, è stato rapito dalle forze di sicurezza dalla sua abitazione ad Addis Abeba il 6 novembre e arrestato insieme a due operatori locali dell’ONG VIS Development Assistance.
Secondo i media, i funzionari etiopi sospettano che abbia pagato i ribelli del Tigri.
Il VIS lavora su una linea di salesiani coadiutori in Etiopia nei programmi educativi ed è molto attivo nel nord del Tigre.
Liberato anche il gruppo dei Salesiani con Livoni.
La polizia etiope continua a reprimere la quinta colonna delle LTTE ad Addis Abeba.
«Sono contento di essere tornato in Italia», ha detto Livoni lunedì, secondo il sito web del VIS.
«Nonostante i giorni difficili e le forti preoccupazioni, ora sto bene, ma grazie al continuo contatto con l’Ambasciata italiana, sono fiducioso del mio rilascio.
«Il mio pensiero ora va ai miei colleghi etiopi che sono ancora detenuti», ha detto Livoni, riferendosi a due operatori locali del VIS, «la nostra preoccupazione è ancora alta», ha detto l’ONG.
Secondo fonti dei media, le autorità volevano assicurarsi che i circa 20mila dollari pagati da Livoni non andassero ai ribelli.
Il Fronte di Liberazione del Popolo Tigre (TPLF) combatte da anni le forze governative. (ANSA).
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