Il 17enne è attualmente al 25esimo posto nel mondo.
«È sempre stato il mio sogno rappresentare gli Stati Uniti alle Olimpiadi e spero che ci saranno più opportunità per me di farlo in futuro», ha scritto Corey su Twitter. «Voglio augurare al Team USA buona fortuna e partite sicure a ogni olimpionico e all’intera famiglia olimpica».
La US Tennis Association (USTA) ha twittato una dichiarazione in risposta all’annuncio di Corey. Un portavoce dell’USTA ha detto che stanno attualmente cercando di determinare se possono sostituirla nella lista.
«Siamo rattristati di apprendere che Coco Gauff è risultato positivo al test per il COVID-19 e quindi non sarà in grado di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo del 2020», si legge nella dichiarazione dell’USTA. «La squadra olimpica di tennis degli Stati Uniti è profondamente rattristata da Coco. Le auguriamo tutto il meglio per affrontare questa sfortunata situazione e speriamo di rivederla presto in campo».
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 inizieranno venerdì, ma cresce la preoccupazione per il rischio di diffusione di Covid, con 55 casi confermati ora collegati ai Giochi, inclusi funzionari e appaltatori.
Né il CIO né il Team USA richiedono che gli atleti siano vaccinati per i Giochi Olimpici.
L’associazione ha affermato che l’intera squadra è ora in quarantena «fino a quando non sarà autorizzato ad allenarsi». Munyani e Mahalaci sono i primi atleti risultati positivi al virus nel villaggio.
Fuori dal Villaggio Olimpico, gli organizzatori hanno detto che un terzo atleta è risultato positivo domenica. Gli organizzatori non hanno reso noti i nomi e le nazionalità dei casi positivi.
A partire da venerdì, più di 15.000 olimpionici sono entrati in Giappone, secondo Thomas Bach, Comitato Olimpico Internazionale Presidente. Il Villaggio Olimpico, che comprende 21 edifici residenziali, ospiterà circa 11.000 atleti.
Il pubblico giapponese, così come molti osservatori internazionali, ha espresso preoccupazione per l’avanzamento dei Giochi mentre il Giappone fatica a tenere a freno l’ultimo focolaio di coronavirus.
Il Paese ha sperimentato una massiccia seconda ondata in primavera, con un picco ad aprile e maggio con quasi 6.000 nuovi casi al giorno. I casi hanno iniziato a diminuire a giugno, ma sono aumentati nelle ultime settimane, facendo temere che l’arrivo di squadre da più di 200 paesi possa trasformare i Giochi in un evento super globale.
Gli organizzatori delle Olimpiadi hanno annunciato questo mese che gli stadi di Tokyo non avranno spettatori a causa dell’emergenza coronavirus della città, una mossa senza precedenti, secondo un portavoce del CIO.
Il Villaggio Olimpico è dotato di centri di test Covid e centri sanitari, con cartelli che ricordano ai residenti di indossare maschere per il viso e rimanere a 1 metro (circa 3,3 piedi) di distanza l’uno dall’altro. Gli atleti verranno contattati e testati giornalmente per il Covid; Se risultano positivi, saranno trasferiti in una struttura di isolamento fuori dal Villaggio Olimpico e non potranno competere.
Jesse Young della CNN ha contribuito a questo rapporto.
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